Humanitas
Incontri, relazioni, riconoscimento di diverse voci dell’umanità. Il filo conduttore del viaggio continua quest’anno con frammenti variegati ad illuminare storie in cui la musica incontra e incarna persone e personaggi, caratteri, società, vizi e virtù di un’umanità a volte astratta e a volte estremamente concreta.
E da diversi punti di osservazione: il teatro (quello fantastico dei burattini, quello acido e della brechtiana Opera da tre soldi); l’espressione diretta di figure femminili che percorrono il melodramma da Mozart a Puccini; la commedia umana di Molière (a 350 anni dalla morte) e le diramazioni alla musica di scena, di corte, di piazza del suo tempo; la narrazione tra parola e voce del clarinetto (Leyendas di Oscar Navarro, qui presentata in prima italiana assoluta); il testamento ideale di Šostakovič che dall’Ottavo quartetto si allarga al respiro di un’orchestra d’archi; la memoria ebraica (no: di tutti) dalle pagine struggenti nate nei campi di sterminio alla modernità che di memoria si alimenta.